Ficarolo dall’antichità al Regno d’Italia Dall’antichità al Regno d’Italia

Forse un “Vico” romano dà il nome a Ficarolo, il Vicus Arii o Vicus Atrioli, situato sul Po e su di una strada romana proveniente da Gognano.

L’insediamento romano è del resto testimoniato da ritrovamenti di tombe con relativi arredi, idoletti, monete, vasi, ecc.
La sua posizione a ridosso di un fiume così importante come il Po rendeva il centro un punto strategico per il controllo delle vie di comunicazione.
Un castello fu costruito nel 970 dall’arcivescovo di Ravenna. All’inizio del XII secolo Ficarolo fu travolta dal Po che, rotti gli argini nei pressi del paese, si trovò un nuovo alveo: l’attuale.
Nel 1328 si ebbe una vera e propria investitura agli Estensi, prima Marchesi e poi Duchi di Ferrara; nel 1349 vi edificarono un nuovo castello proprio di fronte ad un’altro esistente sulla sponda opposta del Po. Fra le due fortezze veniva tesa una catena per controllare il passaggio dei natanti sul fiume.
Con fasi alterne Figarolo rimase agli estensi fino al 1597, quando, morto il Duca di Ferrara senza eredi, il Ducato tornò alla Santa Sede.
Il castello, nonostante le varie guerre a cui fu interessato, rimase intatto fino al 1664 e 1669 quando due piene del Po lo distrussero completamente.
Il paese fu ancora teatro di guerre: la dominazione francese del 1797 al 1815 quando passò sotto il dominio austriaco; fino al 1866 quando Ficarolo venne a far parte del Regno d’Italia.

Pagina aggiornata il 15/10/2024

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